Emanuela, stiro a Agrate brianza

Quando le persone visionano il mio CV mi chiedono "perchè, con i suoi studi e la sua esperienza, si candida per fare le pulizie?".
Sono laureata e nel mio campo il lavoro non manca; ho lavorato con alunni disabili, nelle scuole, nelle comunità per minori abusati, con persone giovani e adulte dipendenti da sostanze, persone disabili, oppure con patologie psichiatriche gravi. Offro lezioni private in materie umanistiche, sto studiando per conseguire la seconda laurea e sono anche un assistente veterinario, poichè da molti anni mi occupo di piccoli animali in gravi situazioni.
Per mio piacere ho portato avanti studi di cinema e altre discipline a me care.
Tutto ciò che ho scritto sopra è attualmente presente nella mia vita, tuttavia mi piace prendermi cura anche degli spazi altrui. Ovviamente non potrei farlo a titolo gratuito, perchè devo vivere e mantenere gli animali che aiuto, oltre a me stessa, ma entrare nelle case e prendermi cura degli ambienti, non mi pesa, anzi, spessissimo trovo sia molto interessante....
perchè?
Cosa vi è di cosi interessante nel “pulire la casa”? soprattutto non la propria?
Interessante, quantomeno per me, è Il significato, non solo letterale, ma anche simbolico. Intendo le pulizie domestiche come un avvenimento positivo ed un esercizio di sollievo dallo stress.
La pulizia della casa è un’attività di grande valore ed importanza. In Giappone, per esempio, la chiamano “Oosouji”, che significa “pulire a fondo”. I giapponesi effettuano questa pulizia il 28 dicembre come benvenuto all’anno nuovo, proprio come si farebbe per un ospite di riguardo, poiché vedono di malaugurio portare nel nuovo anno vecchie cianfrusaglie e questioni irrisolte.
Per me le pulizie domestiche possono essere rilassanti e persino meditative, avendo io a che fare con altre attività molto stancanti, a livello mentale.
Penso che ogni spazio altrui, non solo il proprio, è stato creato con passione, sacrificio, dedizione e quindi ho un grande rispetto nel momento in cui entro in una casa non mia.
Lavorando parte della giornata sempre relazionandomi con molte persone, amo poi il silenzio dei momenti in cui devo prendermi cura di qualche spazio, poichè il cervello lavora al minimo; attenzione, ciò non significa non fare bene o non pulire bene, o essere poco seria, semplicemente lavorare in tranquillità.
Inoltre, ci sono case abitate da persone belle, gentili, accoglienti e interessate anche a conoscere davvero la persona che entra e pulisce, scoprendo che si possono instaurare rapporti cordiali e di rispetto, anche questo è un aspetto che mi piace. Laddove non trovo accoglienza e gentilezza, allora non è il mio posto.
Referenze su richiesta.

Grazie per aver letto fino a quì.
Emanuela